“Molti sistemi educativi sono in crisi perché sono spesso bloccati nel passato” “C’è una crisi di equità, di qualità e di rilevanza.” “Programmi di studio, di formazione degli insegnanti e metodi di insegnamento obsoleti lasciano gli studenti senza le competenze necessarie per navigare in un mondo in rapido cambiamento, per affrontare la rivoluzione digitale, per entrare in un nuovo mondo del lavoro, per rispondere alla crisi climatica, per vivere in pace con se stessi e con gli altri, per contribuire alla costruzione del proprio paese e al rafforzamento delle società democratiche.”
Così il 29 giugno 2022 si è espresso Antonio Guterres, Segretario Generale dell’Onu, presentando il “Trasforming Education Summit” che si è tenuto a New York nel settembre 2022, alla vigilia della Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Reinventare, trasformare, l’educazione significa, come sostiene l’UNESCO, re-immaginare insieme il nostro futuro e per farlo è necessario un nuovo contratto sociale (Reimagining our futures together: a new social contract for education) per affrontare le sfide epocali del nostro tempo.
Re-immaginare il futuro assieme
Immaginare e re-immaginare non è tuttavia attività semplice: richiede visione, pensiero e ricerca, confronto e capacità di lettura dell’oggi e delle sue complesse dinamiche tecnologiche, sociali, economiche e politiche, disponibilità all’esplorazione e alla sperimentazione, capacità di simulazione e di sintesi.
E re-immaginare non è compito riservato a pochi addetti ai lavori: l’educazione è una sfida cruciale che coinvolge tutti nella realizzazione del nuovo contratto sociale che realizza e anticipa il futuro.
E tutti significa sia quanti operano direttamente nel mondo dell’educazione, e quindi docenti, personale scolastico, dirigenti, studenti, ma anche enti locali, università, genitori e famiglie, terzo settore, associazioni culturali, aziende, centri di ricerca, imprese,…
Sono loro i soggetti che devono interagire entro la logica di un nuovo contratto sociale che costruisce comunità educante capace di mettere in campo le risorse e le esperienze necessarie per accompagnare la crescita di cittadini e cittadine digitali, abitanti consapevoli di un pianeta che chiede diritti per tutti, pace, giustizia, sostenibilità.
Nuove mappe per esplorare territori sconosciuti
Viviamo un tempo nel quale spesso, soprattutto in ambito formativo, si assiste o alla passiva riproposizione di modelli educativi ormai fossili e obsoleti o alla infatuazione acritica nei confronti degli ultimi device e ritrovati del mondo digitale.
Ciò che spesso manca è un di più di studio, di ricerca, di approfondimento e poi di simulazione, modellizzazione e sperimentazione.
Abbiamo necessità di elaborare nuove mappe capaci di guidare l’esplorazione territori sconosciuti e tracciare vie inedite e sentieri non già conosciuti. E le nuove mappe richiedono capacità di lettura dei territori e delle sfide contemporaneità e ricerca, studio.
Uno sguardo profondo che riparte dalla dimensione filosofica e poi etica prima ancora che pedagogica e didattica.
…nuove parole
L’irruzione del nuovo, le fratture tra i diversi tempi della vita sociale, culturale, tecnologica, economica e politica necessitano di nuove parole, nuovi linguaggi, capaci di leggere e interpretare la realtà che muta.
E’ questa la ragione che ci porterà a compilare le voci (i lemmi) del nuovo alfabeto mutante della complessità: un modo per cercare di comprendere il nuovo che accade fornendo la parole per dirlo anche in chiave educativa.
…per linguaggi crossmediali & transmediali
Ricerca, approfondimenti, parole e mappe che si intersecano e interagiscono creando narrazioni & storytelling per raccontare non solo innovazioni didattiche ma anche la trasformazione del mondo generata da rinnovate comunità educanti. Narrazioni che ibridano parole, immagini, suoni in video, animazioni, podcast ma anche umani, avatar, digital twins, robot.
Una sfida collettiva
Il magazine di Casco Learning costituisce così una sfida cui rispondere assieme, a partire dal team multidiscplinare e multiesperienziale che è la comunità di pratica di Casco per allargarsi poi a tutti gli altri soggetti che troveranno proprio nel Learning Center il luogo in cui costruire cambiamento degli spazi e delle relazioni educative oltre che del mondo.
Un sfida da vincere assieme.