Perdersi per orientarsi

Teste piene di risposte che invece di rassicurare, rendono insicuri. Teste piene di aspettative che altri pongono e condizionano il comportamento. Allora la testa ben fatta di Edgar Morin come fa a generarsi?

“Imparare a vivere richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione, nel proprio essere mentale, della conoscenza acquisita in sapienza e l’incorporazione di questa sapienza per la propria vita“.

Andrebbero potenziate competenze quali:

  • Stupirsi
  • Immaginarsi
  • Aspirare al futuro
  • Autovalutarsi, costruirsi un punto di vista sul proprio percorso di vita
  • “…dialogare con l’incertezza” (Edgar Morin)
  • So-stare nell’insuccesso con il significato di imparare a stare nel proprio fallimento e non fuggire ma anche sostare, cioè, prendersi del tempo per comprendere che cosa mi ha lasciato quel fallimento e come posso affrontarlo.

Ricette? No. Qualche strategia

La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sui percorsi per il successo scolastico del 28 novembre 2022 riaccende le luci sulla parola orientamento. “Vi è la necessità di rafforzare l’orientamento scolastico, l’orientamento e la consulenza professionale e la formazione per sostenere l’acquisizione di abilità e competenze di gestione delle carriere nel lavoro. Questo per garantire il successo scolastico per tutti gli studenti, a prescindere dalle caratteristiche personali e dall’ambito familiare, culturale e socio-economico, con misure strategiche e integrate che ricomprendono, tra gli altri, il coordinamento con i servizi territoriali, il dialogo continuo con gli studenti, i genitori, le famiglie, la messa a sistema di un insieme equilibrato e coordinato di misure di prevenzione, intervento e compensazione, il monitoraggio costante degli interventi.”

Che cosa significa orientamento?

L’Italia ha tradotto le indicazioni della Raccomandazione con il decreto n. 328 del 22 dicembre 2022 (Linee guida per l’orientamento), dando così attuazione alla riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

I passaggi normativi aiutano a trovare tracce comuni di linguaggio che permettono ai sistemi di capirsi e quindi di progettare insieme interventi di orientamento.

E’ bene intendersi sul significato di orientamento. La definizione condivisa di orientamento fra Governo, Regioni ed Enti Locali nel 2012 è complessa e articolata: “L’orientamento è un processo volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale culturale ed economico di riferimento, delle strategie messe in atto per relazionarsi ed interagire in tali realtà, al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e
professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative.”

L’orientamento è stato inteso per molto tempo come intervento spot da svolgersi soprattutto in momenti emergenziali: la transizione dalla secondaria di primo grado a quella di secondo o dalla secondaria di secondo grado all’Università o al lavoro. Oggi l’orientamento è inteso come processo. L’orientamento inizia, sin dalla scuola dell’infanzia e primaria, quale sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini, favorendo anche il superamento delle difficoltà presenti nel processo di apprendimento. L’orientamento costituisce perciò una responsabilità per tutti gli ordini e gradi di scuola, per i docenti, per le famiglie e i diversi attori istituzionali e sociali con i quali lo studente interagisce.

Perché è necessario l’orientamento?

Persi in mezzo ad una città ma con una cartina in mano, ci si orienta grazie alla mappa; persi alla fine della secondaria di secondo grado, ci si orienta collegando l’offerta universitaria o il lavoro alle proprie capacità e alle proprie inclinazioni.  

L’Orientamento è di successo se lo studente/essa sa orientarsi, ovvero trova e utilizza autonomamente gli strumenti per muoversi nei diversi contesti in cui viene a trovarsi e attiva le strategie per seguire il proprio percorso. Nella vita sapere dove ci si trova e dove si sta andando è importante anche quando tutti i giorni si fa la stessa strada con gli occhi incollati al marciapiede. L’orientamento non è una questione di età anagrafica ma una educazione progressiva a dotarsi di autonomia per leggere i diversi contesti e dotarsi degli strumenti giusti per vivere quel contesto e ove necessario prendere decisioni.

Che cosa si può fare?

Serve rafforzare il raccordo tra il primo ciclo di istruzione e il secondo ciclo di istruzione e formazione e gli altri sistemi collegati alla scuola (famiglia, sistema aziende…); serve un sistema strutturato e coordinato di interventi che, a partire dal riconoscimento dei talenti, delle attitudini, delle inclinazioni e del merito degli studenti, li accompagni in maniera sempre più personalizzata a elaborare in modo critico e proattivo un loro progetto di vita, anche professionale.

Quali competenze per i docenti tutor dell’orientamento?

Ad oggi sono già stati formati i primi tutor dell’orientamento e le azioni partiranno sul triennio della secondaria di secondo grado. Sarà garantita nel 2023/2024, 2024/2025, 2025/2026 la formazione, nell’anno di prova e in servizio, dei docenti. Per i docenti tutor per l’orientamento è prevista la realizzazione di iniziative formative specifiche, secondo indirizzi definiti dal Ministero dell’istruzione e del merito. La formazione dei docenti e del personale scolastico è attuata anche attraverso un programma specifico nell’ambito delle risorse del fondo sociale europeo (FSE+). Le attività saranno svolte a livello territoriale, con il coordinamento del Ministero dell’istruzione e del merito e degli Uffici scolastici regionali, tramite i “Nuclei di supporto”.

Il docente tutor orientatore è un agevolatore di processi, inteso come colui che:

  • Illustra nelle sue linee generali il progetto al collegio docenti
  • Individua i bisogni orientativi degli studenti
  • costruisce un progetto individuale o di gruppo rivolto agli studenti
  • Condivide il progetto con i colleghi del consiglio di classe, stabilendo le modalità di trasferimento agli alunni dei segmenti delle singole azioni orientative: tempi e modalità di attuazione, controllo, verifica e valutazione
  • Illustra le finalità del progetto, gli obiettivi e i metodi delle singole azioni anche ai genitori
  • stimola l’osservazione e l’esplorazione negli studenti
  • Aiuta ad individuare le potenzialità degli alunni (disciplinari, motivazionali, metodo di studio, relazionali…)
  • Accompagna nella complessità della scelta (analizza con lo studente/essa le fonti informative e le mette a confronto)
  • Verifica lo sviluppo delle competenze orientative negli alunni
  • Conduce attività orientative promovendo la riflessione e la rielaborazione dei risultati ottenuti per ogni attività
  • Incontra periodicamente gli altri tutor dell’orientamento per programmare, verificare e valutare l’attività svolta e riprogrammare

Quale funzione ha la piattaforma digitale unica per l’orientamento?

Si tratta di un supporto aggiornato in termini di informazioni e di scenari di competenze e di professioni messi a disposizione dal Ministero.

Che cosa è possibile trovare:

nel passaggio dal primo al secondo ciclo di studi, l’offerta formativa e i dati necessari per poter procedere a scelte consapevoli;

– la documentazione territoriale e nazionale riguardante il passaggio dal secondo ciclo all’offerta formativa del sistema terziario (distribuzione degli ITS Academy e dei corsi di laurea di Università, Istituzioni AFAM, dati sulla preparazione all’ingresso nei corsi di studio, dati sui corsi di studio, dati Almalaurea, Istat, Cisia, etc.);

– la transizione scuola-lavoro

– buone pratiche di E-Portfolio orientativo personale delle competenze degli studenti, nonché delle migliori esperienze realizzate dalle istituzioni scolastiche per lo svolgimento delle attività di orientamento;

– uno spazio riservato in cui sarà possibile consultare la stratificazione annuale del proprio EPortfolio relativo alle competenze acquisite nei percorsi scolastici, ed extrascolastici.

Ogni istituzione scolastica, nell’ambito del proprio quadro organizzativo e finanziario, individua una figura che gestisca la piattaforma digitale unica dell’orientamento e integri i dati con quelli specifici raccolti nelle differenti realtà economiche territoriali, così da metterli a disposizione dei docenti (in particolare dei docenti tutor), delle famiglie e degli studenti, anche nell’ottica di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro. In tale contesto le istituzioni scolastiche favoriscono l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.

Quale didattica?

L’attività didattica in ottica orientativa ha come oggetto le esperienze degli studenti, con il superamento della sola dimensione trasmissiva delle conoscenze; i laboratori esperienziali diventano centrali; gli ambienti di apprendimento innovativi rispondono alla necessità di tempi e spazi flessibili, e consentono l’applicazione della didattica digitale.

Sono suggeriti anche la realizzazione, in prospettiva sperimentale, di “campus formativi”, attraverso reti di coordinamento fra istituzioni scolastiche e formative, che vedano compresenti tutti i percorsi secondari, al fine di ottimizzare iniziative che facilitino l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi formativi diversi.

Questo approccio didattico mette in gioco lo studente/essa che avrà modo di fare self-assessment non nel momento topico della presa di decisione, ma in forma progressiva. A partire dall’infanzia, infatti, ogni studente avrà modo di comporre i tasselli del proprio sé personale e del proprio sé scolastico. Nei momenti transizionali e di cambiamento potrà dunque contare sui pezzi già costruiti e integrarli con quanto sarà di volta in volta richiesto.

La didattica orientativa deve garantire il dialogo tra ordini di scuola. Sono introdotti documenti che supportano il dialogo.

Il decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 1966, n. 362, “Norme di esecuzione della legge 31 dicembre 1962, n. 1859, concernenti l’esame di Stato di licenza della scuola media prevede ”Il consiglio di classe, infine, esprime, per gli ammessi all’esame, un consiglio di orientamento sulle scelte successive dei singoli candidati, motivandolo  con un parere non vincolante. Tale consiglio dovra’ essere verificato in sede di esame”.

Inoltre, lo studente/essa è pronto di fronte a eventuali passaggi fra i percorsi di studio del sistema nazionale di istruzione e i percorsi dell’istruzione e formazione professionale (leFP) regionali o l’apprendistato formativo. A partire dall’anno scolastico 2023-2024 sarà previsto, a richiesta, il graduale rilascio, da parte delle scuole, della certificazione delle competenze anche al termine di ciascuna annualità del secondo ciclo di istruzione. La certificazione delle competenze riveste una particolare importanza nelle annualità del biennio per favorire il riorientamento e il successo formativo, consentendo il passaggio ad altro percorso, indirizzo, articolazione, opzione di scuola secondaria di secondo grado in maniera più flessibile, riconoscendo la possibilità che la scelta effettuata durante l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado possa essere rivista.

Dal 2020/2021, al diploma finale rilasciato in esito al superamento dell’esame di Stato viene allegato il “Curriculum della studentessa e dello studente”, in cui sono indicate le competenze, le conoscenze, le abilità anche professionali acquisite e le attività culturali, artistiche, musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extra scolastico, nonché in quello dei PCTO ed altre eventuali certificazioni conseguite, ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro. Come potrebbe essere possibile supportare lo studente nella composizione del proprio curriculum se fatto solo nell’ultimo anno di studio?

Infine, l’E-Portfolio dello studente rappresenta un’innovazione tecnica e metodologica per rafforzare, in chiave orientativa, il “curriculum dello studente”, per la scuola secondaria di secondo grado, ricomprendendoli altresì in un’unica, evolutiva interfaccia digitale.

L’esigenza di innalzamento dei livelli di istruzione e di consolidamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente della popolazione adulta rende necessario che i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) svolgano azioni rinnovate ed ampliate di accoglienza, orientamento e accompagnamento, coordinate con i soggetti istituzionali competenti.

Riferimenti

Almadiploma, Rapporto 2021

Ministero dell’Istruzione e del Merito, Linee guida per l’orientamento, 2022

Morin E., La testa ben fatta, Raffaello Cortina Editore, Milano 2011

Unione Europea, Raccomandazione per il successo scolastico, 2022

Unione Europea, CAREER MANAGEMENT SKILLS Competenze, modelli e strumenti per orientarsi, 2017

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