Diminuire il tempo sui social diminuisce ansia, depressione e solitudine: è il risultato di uno studio dell’Iowa State University, della durata di due settimane, che ha coinvolto 230 studenti. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: al primo è stato chiesto di ridurre a 30 minuti al giorno l’utilizzo dei social, mentre al secondo non sono state fornite disposizioni specifiche. Gli studenti che hanno autolimitato il tempo sullo schermo hanno mostrato significativi miglioramenti del proprio benessere psicologico.
Una rivoluzione a portata di mano
I social media sono diventati parte integrante della vita moderna; è stato dimostrato che il loro utilizzo può avere sia impatti positivi che negativi. Ad esempio, ricevere feedback gratificanti – come i like su Facebook – può aumentare il senso di connessione sociale e ridurre la solitudine, come indicato in una ricerca dell’Università di Monaco (The Role of Likes: How Online Feedback Impacts Users’ Mental Health).
Inoltre, i social offrono l’opportunità di sviluppare competenze comunicative e tecniche, facilitando l’apprendimento collaborativo e l’alfabetizzazione digitale. Consentono agli utenti di informarsi su temi di interesse, comunicare con amici e coltivare relazioni.
Facebook, Instagram, TikTok e X (Twitter) hanno rivoluzionato il modo in cui comunichiamo, ci informiamo e trascorriamo il nostro tempo libero.
Tuttavia, l’aumento del tempo trascorso su queste piattaforme ha sollevato preoccupazioni, in particolare sull’impatto sui più giovani. L’uso prolungato dei social ha implicazioni sulla concentrazione e sulla produttività. Una ricerca condotta della Cornell University, su 60 soggetti (Short-Form Videos Degrade Our Capacity to Retain Intentions: Effect of Context Switching On Prospective Memory) evidenzia che l’utilizzo di piattaforme social con video brevi e altamente coinvolgenti peggiora la memoria prospettica, ossia la capacità di ricordare di eseguire azioni pianificate. Inoltre, diverse ricerche hanno dimostrato che quando il benessere psicologico diminuisce, gli individui tendono a utilizzare più social media, con ulteriori conseguenze psicologiche negative (Blackwell et al., 2017; Oberst et al., 2017). Nel 2024, l’Oxford University Press ha scelto come parola dell’anno il termine “Brain Rot”, che simboleggia il deterioramento mentale causato dal consumo eccessivo di contenuti online banali o poco stimolanti.
Quanto tempo sui social?
Secondo il rapporto Digital 2024 di We Are Social, l’utente medio di Internet trascorre attualmente 6 ore e 40 minuti al giorno online, di cui 2 ore e 23 minuti in media sui social. Si tratta di una media: per giovani e adolescenti, il dato è più elevato (fonte: https://news.gallup.com/poll/512576/teens-spend-average-hours-social-media-per-day.aspx).
L’EY Decoding the Digital Home Study, condotto su un campione di 1.000 famiglie italiane e 20.000 globali, rileva che il 42% degli italiani è preoccupato per il tempo trascorso online dai propri familiari, e il 44% ritiene che essere sempre connessi abbia un impatto negativo sul benessere generale. Inoltre, il 36% delle persone trascorre più tempo sui social network che a interagire con amici e comunità.
Detox o astinenza?
Cosa succede se si smette di stare sui social? Le ricerche sugli effetti dell’astinenza completa dalle piattaforme social non hanno fornito risultati omogenei. Una ricerca condotta nel 2015 in Danimarca su 1.095 partecipanti ha dimostrato che prendere una pausa da facebook di 7 giorni ha avuto effetti positivi sulla maggior parte dei partecipanti, con un aumento di soddisfazione e emozioni positive. Tuttavia, il 13% dei partecipanti non è riuscito a rispettare l’astinenza, visitando Facebook per un “bisogno urgente” o per “abitudine”. Questo suggerisce che l’astinenza completa è difficile da mantenere per l’utente medio.
Al contrario, una ricerca del 2019 di Zahir Vally e Caroline G. D’Souza ha scoperto che l’astinenza totale dai social media ha portato a un declino della soddisfazione di vita e a un aumento della solitudine, dovuto alla perdita delle connessioni sociali online.
Limite di 30 minuti al giorno: i risultati dello studio
Un’alternativa più sostenibile rispetto all’astinenza completa è il consumo limitato dei social. La ricerca del 2023 (The Effect of Self-Monitoring Limited Social Media Use on Psychological Well-Being di Manuela Ellen Faulhaber, Jeong Eun Lee, e Douglas A. Gentile) ha riguardato 230 studenti, con età media di 22 anni, il cui tempo medio giornaliero trascorso sui social era di 3 ore e 25 minuti.
Durante lo studio, della durata di due settimane, un gruppo è stato istruito a limitare l’uso dei social a un massimo di 30 minuti al giorno, mentre agli altri partecipanti non sono state fornite istruzioni specifiche. Le applicazioni più utilizzate erano Instagram, Snapchat, TikTok, YouTube e Facebook. I risultati hanno mostrato che, nel gruppo che ha limitato l’uso dei social, i livelli di ansia, depressione, FoMO (paura di essere tagliati fuori) e altri effetti negativi sono diminuiti significativamente, mentre gli effetti positivi sono aumentati.
Il tempo dei social
È importante sottolineare che l’impatto dei social media varia in base a molteplici fattori, tra cui l’età, il contesto e il modo in cui li utilizziamo. Un utilizzo passivo, come scorrere il feed senza interagire, è ben diverso rispetto a un uso attivo, come comunicare con amici e condividere contenuti. I social media rappresentano una rivoluzione del nostro tempo. Conoscerne rischi e limiti è fondamentale per gestire al meglio il loro impatto sulla nostra vita.