L’appartamento del Duca Ferdinando, all’interno della Reggia di Colorno, è ora visitabile in un’esperienza immersiva 3D. A realizzare la mappatura digitale, dentro la piccola Versailles italiana, sono state le ragazze e i ragazzi di due scuole superiori di Parma, l’Itis Leonardo Da Vinci e il liceo delle scienze umane Albertina Sanvitale, in un progetto promosso dalla Provincia di Parma in collaborazione con CASCO Learning.
L’appartamento, ricostruito in tre dimensioni, si può esplorare con un visore di realtà aumentata o con un semplice dispositivo – computer o telefono – a questo link. Si può camminare all’interno degli spazi, osservare gli affreschi settecenteschi alle pareti, la rosa dei venti e le costellazioni sulla volta.
Si tratta di un percorso di Digital Cultural Heritage (Patrimonio Culturale Digitale) che permette di preservare i beni artistici e di renderli più accessibili a tutti, offrendo non solo esperienze innovative ai visitatori, ma consentendo di esplorare a distanza e in ogni momento il patrimonio, anche quello solitamente non esposto.

“La provincia di Parma ci ha chiesto creare un percorso formativo per gli studenti, per valorizzare e promuovere il patrimonio artistico del territorio, in particolare la Reggia di Colorno. – spiega Daniele Khalousi, responsabile di CASCO Edu – Abbiamo messo a disposizione competenze e strumentazioni digitali. Abbiamo incontrato gli studenti, partendo dall’idea di cosa fosse per loro il patrimonio culturale, considerando che ci troviamo in Italia, dove c’è una ricchezza artistica e culturale immensa. I giovani conoscono questo patrimonio? E soprattutto perché non lo vivono? Siamo partiti da questa analisi condivisa con gli studenti, chiedendo cosa pensassero, facendo scaturite tante osservazioni. Ci siamo domandati il perché questo patrimonio culturale non viene vissuto e condiviso dai giovani. Perché è noioso? Perché vediamo sempre le stesse cose? Abbiamo così avuto la possibilità di esplorare la Reggia di Colorno, di vedere gli spazi non aperti al pubblico, e gli studenti hanno immaginato di raccontare questo luogo, in un modo che fosse attrattivo e coinvolgente per ragazzi della loro età”.
Al progetto promosso dalla Provincia di Parma e CASCO Learning hanno partecipato due classi del liceo delle scienze umane Albertina Sanvitale e due classi dell’Istituto tecnico industriale Leonardo Da Vinci. Fra ottobre e dicembre 2024, il CASCO Learning Center di via Udine a Parma ha ospitato 4 incontri, ed è stato organizzato un laboratorio esperienziale, negli spazi della Reggia di Colorno, che ha coinvolto una squadra di 16 studenti, 8 di ogni scuola.
Il complesso monumentale della Reggia di Colorno, di proprietà della Provincia di Parma dal 1870, comprende oltre 400 sale, corti e cortili, è stata dimora Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia, seconda moglie di Napoleone.
Gli studenti hanno ricreato il gemello digitale dell’appartamento privato del duca Don Ferdinando, attraverso Matterport, una piattaforma digitale che consente di ricreare in realtà virtuale l’interno di un ambiente, attraverso una fotocamera che scansiona a 360 gradi lo spazio circostante.
Attraverso strumenti digitali, si possono creare nuove modalità interattive e immersive per per permettere l’accesso e la fruizione del patrimonio da parte di un pubblico sempre più vasto. È questa l’opportunità del Digital Cultural Heritage: si possono creare repliche virtuali fedeli di opere d’arte, e creare esperienze immersive dove gli utenti possono esplorare oggetti e ambienti culturali e storici in modi innovativi. È una grande opportunità per promuovere l’inclusione: grazie alle tecnologie digitali, è possibile rendere il patrimonio accessibile a un pubblico molto più vasto e diversificato, superando barriere fisiche, geografiche e sensoriali.
Inoltre, grazie all’uso di linguaggi e strumenti digitali familiari ai giovani, come app, videogiochi educativi e piattaforme social, il patrimonio culturale è più vicino alle nuove generazioni, facendo leva sul loro interesse per la tecnologia e l’innovazione.
Per appassionarci al nostro patrimonio artistico occorre conoscerlo, scoprire le storie, le vite, i contesti da cui nascono le opere d’arte.

È stato poi utilizzato un drone, per filmare dall’alto l’intera periferia della Reggia, con il supporto del videomaker Luca Comelli. “C’è stata una buona partecipazione. Gli studenti erano entusiasti di questa esperienza. – spiega Comelli – come capita sempre in queste occasioni, ci sono alcune ragazze e alcuni ragazzi che sono molto talentuosi per la loro età, che sapevano già montare video, utilizzare le apparecchiature per registrare audio, il mixer, i programmi di registrazione. Questi laboratori sono l’occasione per molti di mettersi in gioco, e provare attività più creative e tecniche”.
“Abbiamo chiesto agli studenti di ragionare su come raccontare la Reggia di Colorno, con un linguaggio nuovo. – dichiara Daniele Khalousi – Le ragazze e i ragazzi hanno utilizzato i contenuti, per costruire podcast, modelli di presentazione, video di presentazione, in maniera autonoma. Per appassionarci al nostro patrimonio artistico occorre conoscerlo, scoprire le storie, le vite, i contesti da cui nascono le opere d’arte. I giovani hanno l’opportunità di raccontare tutto questo con nuovi strumenti e punti di vista, per prendersi cura e valorizzare il patrimonio culturale”.