Cosa pensano i giovani dell’intelligenza artificiale? Come immaginano di utilizzarla per migliorare la scuola e la società? Le risposte a queste domande, con contributi inattesi e interessanti, sono nell’indagine “Giovani e AI”, curata da Aluisi Tosolini e Letizia Frati, e realizzata all’inizio del 2025 da CASCO Learning. L’inchiesta ha coinvolto 729 studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Camillo Rondani di Parma ed è stata presentata il 22 maggio, nell’Oratorio Novo della Biblioteca Civica di Parma, durante il festival LIBERaVOCE, alla presenza degli autori, degli studenti, docenti e di Laura Domiano, dirigente scolastico del Rondani e di Michele Corsello, responsabile delle Biblioteche del Comune di Parma, che hanno organizzato l’iniziativa.
Questa ricerca rappresenta una novità: non esistono particolari indagini che esplorano il punto di vista degli studenti delle scuole superiori sull’intelligenza artificiale. Tra le poche eccezioni a livello internazionale, si segnala il report “A Future with AI – Voices of Global Youth”, che ha coinvolto 254 giovani di 36 Paesi.
Cosa dicono i giovani dell’AI?
Gli studenti del Rondani, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, riconoscono le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel supportare lo studio e migliorare l’esperienza scolastica. Allo stesso tempo, non mancano le preoccupazioni: i rischi percepiti riguardano soprattutto la disoccupazione, la dipendenza dalla tecnologia e la perdita di competenze umane.
Il 63,2% dei ragazzi ritiene che i rischi siano significativi, ma gestibili. Solo l’1,5% si dichiara contrario all’utilizzo dell’AI. In generale, 9 studenti su 10 hanno un’opinione positiva (73,8% abbastanza positiva, 15,8% molto positiva). Tutti conoscono l’esistenza dell’intelligenza artificiale, ma solo il 62,6% afferma di comprenderne davvero il funzionamento. La maggior parte di loro poi, non vorrebbe avere nessun settore lavorativo in cui l’Intelligenza artificiale è utilizzata in modo esclusivo, ma sempre in collaborazione con la persona umana. “Gli studenti sono ben consapevoli che l’AI può essere uno strumento, capace di dare spunti dal punto di vista pratico, ma non può sostituirsi dal punto di vista umano e relazionale” spiega Letizia Frati.

Idee per usare l’AI a scuola: proposte concrete
Ai ragazzi è stato chiesto come immaginano l’intelligenza artificiale nel contesto scolastico.
“Le risposte, sorprendenti per empatia e visione, dimostrano un particolare senso di responsabilità. Gli studenti e le studentesse sono capaci di mettersi nei panni dei docenti e dare contributi importanti” sottolinea Aluisi Tosolini.
181 studenti suggeriscono di usare l’AI per supportare lo studio: fare riassunti, chiarire dubbi, offrire percorsi personalizzati.
70 ragazzi vedono l’AI come alleato dei docenti: utile per creare e correggere verifiche, valutare in modo più oggettivo e realizzare lezioni interattive.
45 studenti propongono l’uso dell’AI in laboratori ed esperimenti pratici, soprattutto in ambito robotico.
55 suggeriscono applicazioni gestionali: dall’organizzazione degli orari alla segreteria digitale, dalla gestione dei registri alla sostituzione dei docenti assenti, fino ai robot per le pulizie.
12 ne evidenziano il valore per l’inclusione: supporto a studenti con disabilità o DSA, traduzione per studenti stranieri, strumenti per la lettura facilitata.
Non mancano, però, le criticità sollevate: paura di copiare o barare, rischio di perdita di competenze, dipendenza dalla tecnologia, problemi etici e rischio di disumanizzazione.
Un’opportunità per alzare l’asticella
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento per alzare l’asticella, perché permette di effettuare alcune operazioni più velocemente e dedicare più tempo per accrescere le competenze. Ne è convinta Laura Domiano, dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Tecnologico Camillo Rondani.
“Abbiamo raccolto la sfida di metterci in gioco, di mettere in gioco i nostri studenti. I dati sono molto interessanti, sono rimasta sorpresa dai risultati. – dichiara Domiano – Questo è un punto di partenza per costruire un cammino insieme, per percorsi e linee guida condivise fra studenti e docenti, perché saremo tutti noi chiamati a lavorare con l’intelligenza artificiale in modo intelligente, perché dobbiamo governarla. Al centro deve restare sempre la persona”.
Come leggere il report completo
Il report completo dell’indagine “Giovani e AI” è disponibile gratuitamente. Per riceverlo via email, clicca sul pulsante: Inviami il PDF.
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