Giovani e Intelligenza Artificiale – Una indagine all’ITT Rondani di Parma

L’avvento e la rapida diffusione dei sistemi di Intelligenza Artificiale (AI), in particolare a partire da novembre 2022 con l’avvento della prima versione di Chat GPT, rappresentano un fenomeno di portata globale con varie implicazioni in molteplici settori quali l’economia, la società, la politica e la scuola. Nonostante la pervasività dell’IA nel panorama contemporaneo, la letteratura scientifica incentrata sulle opinioni e sull’utilizzo di essa da parte dei giovani è limitata. 

Il punto di partenza è una ricerca pubblicata dall’ONU nel 2022, che ha raccolto i pensieri e le opinioni di 254 giovani (tra i 10 e i 24 anni) sull’Intelligenza Artificiale, provenienti da 36 Paesi diversi. Da questa è nata l’idea di proporre un’indagine con lo stesso obiettivo a ragazzi e ragazze della scuola secondaria di secondo grado di Parma, l’ITT Camillo Rondani. Il questionario, somministrato a gennaio 2025,  è un adattamento delle domande usate nella ricerca dell’ONU e si compone di quattro sezioni, finalizzate a raccogliere informazioni sul rapporto tra studenti/studentesse e certi aspetti dell’IA. La prima è dedicata alla raccolta dei dati socio-demografici di base; la seconda indaga il grado di familiarità con l’IA; la terza i rischi e le opportunità associate all’IA; l’ultima approfondisce l’uso concreto dell’IA da parte di studenti e studentesse.

Di seguito verranno riassunti i risultati principali dell’indagine condotta da Casco Learning e che sono stati raccolti nella pubblicazione digitale gratuita Giovani e AI curata da Aluisi Tosolini e Letizia Frati che può essere scaricata in formato PDF tramite il pulsante in coda a questo articolo.

I risultati principali

All’indagine hanno partecipato complessivamente 729 tra studenti e studentesse, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, di cui il 56,7% maschi, il 40,2% femmine, lo 0,7% persone non binaria e il 2,5% ha selezionato l’opzione “preferisco non rispondere”. 

Un’ampia maggioranza di alunni e alunne, il 95,6%, dichiara di conoscere l’esistenza dell’IA, anche se solo il 62,6% afferma di comprenderne il funzionamento. Per quanto riguarda la percezione generale riguardo l’Intelligenza Artificiale, il 73,8% dei partecipanti ha una visione abbastanza positiva dell’IA, associandola più frequentemente a termini come “Futuro” (79,7%), “Innovazione” (79,7%) e “Comodità” (76%). 

Tuttavia, quasi metà degli studenti e delle studentesse del Rondani (il 46,5%) si mostra scettica nei confronti dell’IA, dichiarando di non riporre fiducia in essa. Inoltre, alla richiesta di indicare una preferenza tra l’Intelligenza Artificiale, una persona umana o una collaborazione tra i due per lo svolgimento di quindici differenti attività, l’IA non è mai stata selezionata come prima scelta, cioè non esiste una sola attività, tra quelle elencate, che i ragazzi e le ragazze vorrebbero svolgesse esclusivamente l’IA. Va inoltre sottolineato che, per quanto concerne i compiti legati all’assistenza e alla cura di altri esseri umani, la preferenza per l’intervento umano è espressa da oltre l’85%, mentre la collaborazione tra persone e IA è vista positivamente in alcuni contesti, come il lavoro manuale in fabbrica (59,1%) e l’invenzione di nuove medicine (53,4%).

La maggioranza degli studenti e delle studentesse (63,2%) considera i rischi associati all’impiego dell’Intelligenza Artificiale come gravi, ma comunque gestibili. Tra i pericoli percepiti come più rilevanti emergono, in primo luogo, il rischio di disoccupazione (67,1%), seguito dall’eccessiva dipendenza (55,6%), dal potenziale malfunzionamento (55,4%) e dall’uso dell’IA nelle armi (53,8%). 

Un dato particolarmente interessante è che il 71,2% dei partecipanti esprime il desiderio di usare l’IA per apprendere materie scolastiche a casa e il 68,4% di loro vorrebbe disporre di un sistema di IA che sia in grado di aiutarli nello svolgimento dei compiti. 

L’ultima sezione del questionario, che si compone di due domande, non presenti nel Report ONU, ha l’obiettivo di approfondire l’uso concreto dell’Intelligenza Artificiale da parte degli studenti e delle studentesse della scuola e di radunare le loro opinioni e idee in merito alla sua integrazione nel sistema scolastico. Le risposte raccolte hanno fornito numerosi spunti, tra cui l’impiego dell’IA come supporto allo studio, come supporto per i docenti e la didattica, come strumento per i laboratori e per la gestione organizzativa e burocratica della scuola e come mezzo per la promozione dell’inclusione e dell’accessibilità. Non sono mancate le perplessità e le preoccupazioni, da parte di alcuni partecipanti, soprattutto associate al rischio di copiature, alle implicazioni etiche e alla possibilità di sviluppare una dipendenza. 

Le risposte sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito educativo evidenziano comunque un significativo livello di consapevolezza, da parte degli studenti, sulle potenzialità e i limiti della IA. E’ proprio da questa consapevolezza che i docenti e la scuola in quanto tale potrebbero ripartire per elaborare una posizione ed una policy condivisa sull’introduzione e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito educativo.

Conclusioni

I risultati dell’indagine sull’Intelligenza Artificiale condotta presso l’istituto Camillo Rondani confermano e approfondiscono gli esiti della ricerca ONU del 2022. In particolare, i giovani concordano che l’IA è parte integrante del futuro e che, per questo, è necessario sviluppare strategie che portino ad una collaborazione efficace e funzionale per l’uomo. È altrettanto fondamentale prevenire e affrontare i rischi associati all’IA attraverso regolamentazioni congrue. Inoltre, l’indagine Rondani ha evidenziato la presenza di un grande interesse, da parte degli studenti, per l’uso dell’IA in ambito educativo e scolastico; hanno fornito spunti per iniziare a ragionare su una reale integrazione di questi sistemi all’interno dell’istituzione scolastica. 


Casco Learning Editore

Giovani e AI. Una indagine è anche il primo libro pubblicato dall’ Editore Casco Learning. L’ecosistema Casco Learning si è infatti arricchito in questi mesi di un nuovo elemento. Si è infatti provveduto a registrare ufficialmente Casco Learning come casa editrice così che le pubblicazioni possano dotarsi del codice ISBN (ovvero l’International Standard Book Number, un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo di un determinato editore). Il codice ISBN del primo testo pubblicato da Casco Learning come casa editrice è 9791282024006. Il codice che identifica la casa editrice Casco è 82024.

Come posso leggere il report dell’indagine? Scaricalo gratuitamente

Il report completo e dettagliato dell’indagine svolta sull’Intelligenza Artificiale e i giovani dell’Istituto Superiore Camillo Rondani di Parma, può essere ricevuto gratuitamente via email tramite il pulsante:

Giovani e AI il 22 maggio a LIBERaVOCE – Festival della letteratura ad alta voce

La ricerca verrà presentata il 22 maggio, alle ore 11.00, all’Oratorio Novo della Biblioteca Civica di Parma. Saranno presenti gli autori, Laura Domiano, dirigente scolastica dell’ITT e gli studenti e le studentesse rappresentanti di classe.

Tutte le info al link: Maggio dei Libri e LIBERaVOCE 2025

Link:

Scarica il Libro Giovani e AI. Una indagine:

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